Gli amanti passeggeri è l'ultimo film di Pedro Almódovar. Subito dopo la prima proiezione ristretta del film, il regista ha voluto parlare delle reazioni del suo cast dopo aver visto 'al cinema' la pellicola. E' sicuramente interessante capire e vedere cosa pensa un regista del suo lavoro ed imparare cosa cerca negli occhi dei suo attori a riprese finite…se poi il commento arriva da un grande come Pedro Almódovar, la curiosità è almeno tripla. Ecco le dichiarazioni del regista spagnolo dopo la prima proiezione de Gli Amanti Passeggeri alla presenza del suo cast (di cui pubblichiamo la prima foto subito sotto la notizia):
"É gia finito. Lo abbiamo visto, gli attori Javier Cámara, Raul Arévalo, Guillermo Toledo, Hugo Silva, Miguel Ángel Silvestre, Carlos Areces, Blanca Suárez, Lola Dueñas e io. Prima di iniziare la proiezione mi hanno confessato che erano molto nervosi, con una voglia matta di vedere il film, ma allo stesso tempo molta erano molto tesi.
Conosco questa reazione dall’esperienza con i miei film passati, la prima proiezione per gli attori può essere traumatica e in generale sconcertante. Tutti loro hanno condiviso con me l’elaborazione di tutti i dialoghi, di tutti i piani, di tutte le decisioni prese rispetto al look dei personaggi, a come sono cambiati durante le prove e a come sono diventati nel corso delle riprese; loro hanno donato vita ai personaggi attraverso un percorso non cosciente, almeno non del tutto. Io li vedo entrare ed uscire, per volontà propria, da quello stato di alienazione che significa interpretare un personaggio e ringrazio infinitamente il loro sforzo, di questi e di tutti gli attori con cui ho lavorato, con una o due eccezioni, perché il loro è uno sforzo cieco. Sono fragili. Lo sguardo di tutti loro all’inizio della proiezione è come quello di chi si è appena svegliato da un lungo sogno e assiste alla proiezione dello stesso. Perché esistono delle strane regole del gioco che fanno si che quel sogno non gli appartiene per intero, che c’è un signore/a che durante un lungo periodo si è occupato di manipolarlo (narrare è manipolare, nella migliore delle accezioni), editarlo, eliminare parti, colorarlo, mettergli musica e che alla fine, ieri, gliel’ha mostrato. Comprendo il nervosismo e l’incertezza. Gli attori non sanno che film hanno fatto, e senza dubbio questo non esisterebbe senza i loro volti, le loro voci, i loro occhi, la loro bellezza o il loro deterioramento fisico, il loro modo di camminare e di muoversi, le loro lacrime, la loro nudità.
L’hanno visto, sono i primi, come è giusto che sia, e anche io avevo paura che non piacesse, o che li sconcertasse. Non sarebbe successo nulla, però non è stato così. Lo hanno apprezzato sonoramente. Posso dire che questo è il primo successo conseguito da “Gli amanti passeggeri”. E’ vero, sono attori, di quelli buoni, alla fine della proiezione hanno potuto fingere emozione e entusiasmo, però ho l’impressione che non sia stato così. Speriamo che tutti loro ottengano il successo che si meritano.
Pedro Almódovar"